Un bambino di ALYN: “l’investimento migliore”.
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Un bambino di ALYN: “l’investimento migliore”.

L’assemblea annuale degli Amici di ALYN presenta un bilancio positivo per l’associazione: seconda in Europa per quantità di donazioni. Significativi gli interventi di Maurit Beerit e Brenda Hirsch


Si è svolta martedì 10 maggio l’assemblea annuale degli Amici di ALYN, l’associazione italiana che sostiene le attività dell’ospedale pediatrico ALYN Hospital di Gerusalemme.

Una riunione che ha coinvolto molti dei soci presenti nelle città italiane e che il Presidente Piergiorgio Segre ha diviso in due parti: l’assemblea ordinaria per la rendicontazione dell’ultimo anno e l’assemblea straordinaria che vedeva all’ordine del giorno l’approvazione del nuovo statuto, alla luce del rinnovato ordinamento nazionale per il terzo settore.


Maurit Beerit: ecco come ALYN trasforma le cose brutte in cose belle

Con grande emozione dei presenti l’assemblea si è aperta con il saluto di Maurit Beerit, Direttrice di ALYN Hospital in collegamento da Gerusalemme “ALYN in questo momento ospita moltissimi piccoli pazienti che necessitano di cure riabilitative – ha esordito – dopo due anni di difficoltà, a causa della pandemia, le famiglie sono felici di poter lavorare nuovamente a stretto contatto del team di ALYN. Bisogna però dire che proprio durante la pandemia siamo stati molto impegnati a sviluppare strumenti che ci permettessero di aiutare i bambini anche a distanza, strumenti di telemedicina che oggi si rivelano ancora estremamente preziosi ad esempio per aiutare bambini distanti che non possono recarsi in ospedale frequentemente. In questi due anni abbiamo sviluppato nuovi equipaggiamenti e nuovi laboratori che ci aiutano a diagnosticare le malattie dei bambini come il Motion Lab che è diventato uno dei punti forti della nostra ricerca sulla deglutizione. Abbiamo cominciato a collaborare con il polo di innovazione del gruppo italiano Nemolab (dedicato alle malattie neuromuscolari e neurodegenerative ndr) e questo rafforza la nostra collaborazione tra gli ospedali italiani e ALYN”.

Maurit Beerit ha poi concluso il suo intervento con un aneddoto significativo: “Abbiamo contribuito ad aiutare i bambini rifugiati dall’Ucraina, ma abbiamo anche chiesto la collaborazione dei medici che stanno scappando via da quell’area. Uno di questi è un medico russo che desidera compiere l’Aliyah. Ha deciso che le sue tasse non supporteranno più questa guerra e lavorerà per noi. Come per la pandemia è un altro esempio di come ad ALYN sappiamo trasformare le cose brutte in cose belle. Troviamo sempre un raggio di sole anche nell’oscurità facendo diventare più semplice la vita dei bambini. Ed è grazie al vostro aiuto che questo si realizza”.


Brenda Hirsch: Italia seconda in Europa per donazioni

Dallo staff di ALYN sono arrivati i saluti anche di Brenda Hirsch, Direttore dello sviluppo risorse di ALYN Hospital: “ALYN è leader per l’innovazione introdotta nella riabilitazione pediatrica: ogni giorno in ospedale ci sono 250/300 bambini tra quelli ospedalizzati e quelli che vengono per le cure giornaliere e ogni giorno ci sono novità, ma questo dinamismo di ALYN lo vorrei paragonare proprio a quello dell’Associazione Amici di ALYN. Tra tutti gli amici del mondo gli Italiani, infatti, sono secondi per donazioni in Europa dopo gli inglesi. Avete raddoppiato gli aiuti mandati ad ALYN rispetto allo scorso anno. Questo credo che renderebbe molto orgogliosa Luciana Bassi Sullam z’l’ che ha fondato l’associazione nel 1984, ma abbiamo sempre bisogno di aumentare il numero di potenziali donatori, i costi sono enormi. Donare ad ALYN dà un tale senso di soddisfazione e orgoglio che non si riceve da nessun buon investimento in una banca, perché quando tu “investi” in un bambino di ALYN stai facendo una promessa anche per il loro futuro”.

“Lavorando insieme il cielo è veramente il limite di quanto possiamo ottenere per questi ragazzi”. Ha concluso Hirsch in italiano.


1.600.000 nuovi contatti

Per gli Amici di ALYN è stato un anno importante incentrato soprattutto su un deciso restyling della comunicazione: nuovo sito internet, campagne social e nuove pubblicazioni anche off line. Piergiorgio Segre, dopo l’approvazione del rendiconto 20/21, ha proseguito l’assemblea evidenziando i numeri generati da questi strumenti: “Il sito racconta tutte le attività ordinarie, la ricerca e innovazione e gli eventi, il traffico è aumentato del 3000%, i visitatori arrivano soprattutto dai social e dalle nostre newsletter. Le campagne, 16 in tutto, hanno aumentato enormemente il bacino di utenti, raggiungendo circa 1.600.000 nuovi contatti e portando 4.000 nuovi Followers ai social e oltre 600 nuovi iscritti alla Newsletter. Abbiamo creato una brochure istituzionale, una Newsletter cartacea e un libretto sui lasciti testamentari. Purtroppo la pandemia non ci ha permesso di realizzare eventi ad hoc, ma ora speriamo di vederci presto di persona per realizzare incontri in cui spiegare l’attività dell’ospedale”.


Nasce Amici di ALYN ODV

La seconda parte dell’assemblea è stata dedicata al nuovo statuto. “Fino ad oggi la nostra associazione non aveva qualifiche specifiche – spiega Segre - la riforma del terzo settore ha implicato un riordino di tutte le normative esistenti in sette tipologie di enti. Amici di ALYN rientra nelle Organizzazione di Volontariato e quindi diventerà presto Associazione Amici di ALYN ODV. Uno dei vantaggi in questa trasformazione sarà la possibilità di ricevere il 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi Inoltre, come ODV iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), l’Associazione potrà emettere direttamente ai donatori delle ricevute che permetteranno agli stessi di godere dei benefici fiscali previsti dalle norme vigenti.


L’assemblea si è conclusa con un appello del Presidente a tutti i presenti: quello di farsi portavoce e ambasciatori, ciascuno sul proprio territorio, per supportare in ogni modo l’attività di ALYN. “Noi abbiamo nel cuore ALYN e lavoriamo a favore dell’ospedale con grande gioia e grande determinazione, ma abbiamo bisogno di una mano da tutti a promuoverlo, specie nelle città dove siamo meno conosciuti e anche al di fuori del mondo ebraico, dove esistono tante persone interessate ad ALYN, una realtà considerata un unicum nel panorama mondiale. Ogni piccolo aiuto può fare tanto per i nostri bambini.”


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