Abbiamo raccontato spesso di come l’alto livello di innovazione tecnologica presente in ALYN sia capace di attirare l’attenzione dei ricercatori di tutto il mondo. Tra questi non mancano gli italiani e nel tempo si sono intensificati gli scambi tra gli Istituti e le imprese del nostro Paese e i dipartimenti di ALYN preposti alla ricerca, come PELE e ALYNnovation che si occupano di studiare nuove applicazioni in campo riabilitativo, nel superamento della disabilità e della partnership con le aziende per renderle disponibili sul mercato mondiale.
Uno scambio facilitato dal fatto che Israele è una terra ad alto tasso di start up tecnologiche, molte delle quali dedicate proprio alla ricerca medica. È in questo contesto che si inserisce il recente incontro con il progetto MAKEtoCARE, lanciato nel 2016 da Sanofi proprio per mettere in connessione il mondo della disabilità con l'innovazione dei makers e sostenuto dall’Ambasciata di Israele a Roma. Ogni anno MAKEtoCARE premia i più significativi progetti in grado di rispondere alle esigenze quotidiane di chi vive con una disabilità, dei loro familiari e dei caregiver. I vincitori vengono coinvolti in un’esperienza formativa e di networking di alcuni giorni in Israele per incontrare di persona i protagonisti dell'ecosistema dell’innovazione.
Tra questi poteva mancare ALYN? Certamente no! Così un team di imprenditori, una rappresentanza di Sanofi e i vincitori delle edizioni dal 2019 al 2022 del Premio, ha visitato l’Ospedale di Gerusalemme la mattina del 5 luglio, soffermandosi in particolare sui reparti dove vengono sviluppate e testate le principali innovazioni. Un percorso in cui hanno potuto incontrare Arie Melamed-Yekel, General Manager ALYNnovation e di “ALYN PARC - Helmsley pediatric rehabilitation research center” e la Prof. Tamar Weiss, Executive Research Advisor, ALYN PARC.
Filippo Cipriani, Public Affairs Lead Specialty Care di Sanofi, spiega cosa è stato in particolare a colpire la delegazione italiana “Abbiamo apprezzato il metodo con cui viene sviluppata la ricerca di ALYN, la capacità di creare percorsi riabilitativi che possano essere stimolanti per i piccoli pazienti, non solo attraverso la tecnologia, ma anche attraverso la Pet Therapy o la cura della natura”.
Questi i progetti rappresentati dalla delegazione italiana: LETI smart LUCE e VOCE, vincitore del 2019, un rivoluzionario bastone per ipovedenti; il progetto di machine learning CapisciAMe e quello di Sedia Intelligente premiati nel 2020; Swimable un dispositivo per la riabilitazione in acqua di bambini con agenesia o amputazione degli arti superiori; Camera libera tutti soluzione di mobilità inclusiva per gli Hotel che sono risultati vincitori nel 2021 e infine i premiati del 2022, ovvero ARGO, un dispositivo progettato per aumentare l’autonomia dei nuotatori con disabilità visiva, e DIGICOG-MS,un’app per l’autovalutazione e il monitoraggio delle funzioni cognitive per le persone con sclerosi multipla.
È stato, dunque, un incontro speciale, ripreso anche dalla TV Italiana, che ha messo in contatto le persone che promuovono i diritti e la qualità della vita delle persone con disabilità. Ma soprattutto un incontro da cui possono scaturire ancora nuove idee e stimoli per rendere il mondo un posto migliore.
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