Il diritto di respirare
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Il diritto di respirare


Leonard Ariel Andre'ev è nato prematuro nel novembre 2020, di sole 27 settimane, e pesava meno di due chili. È nato con un gemello, ma dopo un mese è rimasto solo lui, collegato a un respiratore fin dalla nascita, a combattere contro una malattia polmonare esacerbata. La respirazione per lui era terribilmente dolorosa ed era possibile solo con un trattamento intensivo con steroidi, antidolorifici e farmaci dal quale poi avrebbe dovuto disintossicarsi.


All'età di cinque mesi, nell'aprile 2021, Leonard Ariel ha subito un intervento chirurgico alla trachea presso il Wolfson Medical Center. Due mesi dopo, la famiglia ha incontrato il dottor Eliezer Be'eri, Direttore del dipartimento di riabilitazione respiratoria dell'ALYN Hospital e nel novembre 2021 Leonard Ariel ha iniziato il trattamento presso ALYN.


Sapevamo che volevamo mandare Leonard Ariel ad ALYN - ricorda la madre - l’intervento chirurgico alla trachea al Wolfson era la condizione per essere ammessi al Dipartimento di Riabilitazione Respiratoria dell'ALYN Hospital e volevamo fare tutto il possibile per far curare lì il bambino. Abbiamo visitato ALYN nel giugno 2021 con il Dr. Be'eri e ne siamo rimasti così colpiti che non vedevamo l'ora di affidarci alle loro cure. Abbiamo anche pregato per questo al Kotel (il Muro del Pianto)”.

Sfortunatamente, Leonard Ariel ha dovuto rimanere più a lungo al Wolfson perché ha iniziato ad avere attacchi d'asma e i medici hanno deciso di metterlo in coma farmacologico in modo che il suo corpicino smettesse di combattere l'atto di respirare. È stato in questa condizione per diversi mesi: “La cosa più straziante era la nostra paura che potesse rimanere addormentato per sempre”.


Una volta all’ALYN Hospital, però, la speranza ha cominciato a farsi strada nella famiglia “Entro pochi mesi dal trattamento presso ALYN, siamo stati in grado di scollegarlo dalla ventilazione assistita. Già solo eliminare il ventilatore durante il giorno ha cambiato completamente il nostro mondo: anche piccole cose come fare una doccia o viaggiare diventavano molto più facili senza il carico aggiuntivo di un ventilatore collegato”.

Durante la pandemia la madre di Leonard Ariel e l’equipe che ha avuto in cura il piccolo ad ALYN sono stati al suo fianco 7 giorni su 7, 24 ore su 24, per quindici mesi consecutivi, senza che il piccolo sia potuto andare a casa. Durante questo periodo, lo staff di ALYN si è assicurato che i genitori imparassero tutto ciò che c'è da sapere su come gestire un bambino con queste problematiche.


Oggi Leonard Ariel, con la continua riabilitazione motoria e respiratoria, riesce a tenere in mano un giocattolo per la prima volta nella sua vita, porta le cose alla sua bocca e mangia da solo per la prima volta. Può sedersi autonomamente con un supporto, rotolare e girarsi.

L'anno prossimo, Leonard Ariel entrerà in quella casa che lo stava aspettando dalla nascita e frequenterà un asilo nido a Holon.

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