Etai torna a scuola
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Etai torna a scuola


Oggi vi vogliamo raccontare la storia di Etai Rimel, un ragazzo che oggi ha 14 anni e a settembre ha fatto quello che fanno tutti i ragazzi del mondo: è tornato a scuola. Un compito facile ma non così scontato perché a 12 anni Etai è stato coinvolto con la sua famiglia in un incidente automobilistico in cui ha perso la madre e la sorellina di sole tre settimane, mentre sia lui che il padre sono rimasti gravemente feriti.

Etai è stato portato d'urgenza all'ospedale Shaare Zedek, ed è rimasto per tre mesi in coma con poche speranze di risvegliarsi. Quando finalmente ha ripreso conoscenza ha scoperto di aver perso la gamba sinistra dal ginocchio in giù. E non è l’unico danno che ha subito.

ALYN ha accolto Etai con un intenso programma di riabilitazione: terapia fisica, terapia occupazionale, idroterapia e trattamento psicologico. Mentre passava da un intervento chirurgico all’altro (ne subirà 10 in totale) Etai ha imparato di nuovo a parlare.

Gradualmente ha cominciato a migliorare e a ritornare a casa per il fine settimana, dal padre e dai tre fratelli. Ogni giorno diventava più forte, finché nel novembre del 2020, come fa qualsiasi ragazzo ebreo di 13 anni, ha potuto celebrare il suo Bar Mitzvah: una cerimonia significativa e al contempo dolorosa a fianco di suo padre, anche lui in sedia a rotelle a causa dell’incidente, che si è tenuta lo stesso giorno dell'Haskarà (servizio commemorativo) per sua madre e sua sorella.

Nell’autunno del 2021 è tornato a scuola, e lo ha fatto proprio all’ALYN Hospital in aule per bambini ricoverati in cui ogni alunno ha un curriculum personalizzato. Per lui è stata una nuova emozione, ma non è per niente spaventato. "Penso di aver studiato meglio io ad ALYN l'anno scorso rispetto ai miei amici a scuola!" Etai ride." Loro facevano lezione su Zoom e studiavano a malapena, mentre io facevo lezioni private con gli insegnanti di ALYN, sia durante il lockdown che durante il resto dell'anno". E prosegue raccontando quello che si aspetta. "Sapere che mi unirò ai miei amici tra qualche tempo mi rende ottimista. Per questo mi impegno il più possibile."

"Per molti bambini ricoverati l'inizio dell'anno scolastico è un difficile promemoria di tutto ciò che stanno perdendo - spiega il Direttore Generale dell'ospedale ALYN, il dottor Maurit Beeri - L'emozione dei libri, dei quaderni e del nuovo astuccio, l'incontro con il corpo docente. Gli amici accumulano esperienze condivise mentre loro rimangono in un mondo di cure, difficoltà ed esperienze diverse da tutti gli altri. Fa parte del nostro lavoro come parte del trattamento, per aiutarli a incanalare la loro delusione e frustrazione dovuta alla disabilità, in uno sforzo in grado di dargli anche forza emotiva necessaria al processo di riabilitazione. Ognuno di loro ha la motivazione che se farà bene il proprio lavoro, potrà tornare il prima possibile in classe e dai propri amici".



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